La moda nella storia: i leggings

Tempo di lettura: 4 minuti

Oggi 1 Febbraio voglio innaugurare una nuova rubrica di Cool Fashion Style per raccontarvi un po’ della moda nella storia.
Adoro fare ricerche quanto scrivo i miei articoli e chi mi segue già sa che metto sempre un po’ di storia prima di introdurre un argomento. Così è nata l’idea di fare una rubrica da tenere periodicamente, ogni primo giorno del mese, per raccontarvi come la moda si evolve nel tempo, quando risalgono le tendenze del momento, scoprire insieme come nasce una moda.

Per il primo appunamento voglio parlarvi dei leggings, un capo in continua evoluzione. Scopriamo insieme quando e grazie a chi sono nati.

Il termine leggings deriva dall’inglese e si traduce in italiano con ghette o pantacollant, intendendo comunemente un tipo di indumento aderente da indossare sulle gambe. In realtà, i primi leggings compaiono nella seconda guerra mondiale quando venivamo indossati dai soldati come protezione sotto i pantaloni ed allora era possibile assimilarli, al contrario di come avviene adesso, alla biancheria intima.
Lo stilista Emilio Pucci negli anni 50 riscopre questo elemento e crea un pantalone affusolato da far indossare alle donne che chiama fuseaux, da fuso per la forma che regala alla figura femminile. Grazie alla meravigliosa Audrey Hepburn vengono definitivamente lanciati nella moda dopo la loro apparizione nei film Sabrina e Cenerentola a Parigi. Sempre Emilio Pucci, nel 1960 lancia i pantaloni Viva in helanca e shantung di tesa, dotandoli di uno speciale passante elastico da indossare sotto la pianta del piede che permetteva di mantenere la stoffa tesa per una maggiore aderenza sulle gambe. Pucci inventa anche la variante più corta, che prende il nome di Capri, un pantalone molto aderente che copre la gamba fino subito sotto il ginocchio.


Con l’avvento delle fibre tessili elasticizzate, i leggings diventano famosi in ambito sportivo, in particolar modo nel mondo dello sci, della danza e della ginnastica. La nascita ufficiale però avviene negli anni 70, quando Patricia Field, prendendo ispirazione dai Capri, inventa i leggings così come li conosciamo oggi, molto simili ai fuseaux, aderenti sulle gambe ma senza il passante da inserire sotto il piede.
E poi accade che Madonna nel film Cercasi Susan disperatamente del 1985 indossa i leggings e nasce un vero e proprio boom che presto si trasferisce sulle passerelle grazie alla stilista inglese Liza Bruce, che nel 1987 fa indossare alle donne dei fuseaux fluorescenti.
Dopo un breve tramonto il merito di averli riportato in auge va a Max Mara, che presenta sulle passerelle della stagione AI 2006 degli abiti corti, sia eleganti che sportivi, con sotto i leggings per dei look sia da giorno che da sera.

Da li in poi è storia dei giorni nostri, nel senso che di anno in anno le passerelle e moltissime collezioni di brand più commerciali sono piene di leggings di ogni tessuto, stampa e colore. Anzi, proprio la varietà delle forme e dei tessuti ha permesso una evoluzione del capo, passando dai treggins della fine degli anni 90, unione tra trousers e leggings, ovvero dei pantaloni con tasche e zip stretissimi come se fossero una seconda pelle spesso o tessuto lucido vinilico e in simil pelle, ai jeggings degli anni 2000, in tessuto denim con finte tasche e passanti per la cintura, fino ai meggings dei giorni nostri, pensati e realizzati appositamente per gli uomini.

treggings Zara

jeggings Pinkie

meggings

Se mi esprimo in modo negativo per i meggings posso dire che adoro i leggings in tutte le sue evoluzioni, a patto che non vengano usati come se fossero pantaloni, ovvero abbinando sopra capi corti e ahimé devo dire che troppo spesso li vedo così in giro.

Spero che la nuova rubrica vi piaccia.
Curiosissima dei vostri pareri, aspetto come sempre i vostri utilissimi commenti.

*KiSsEsS*

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Commenti

  1. Valentina

    era da un po’ che non venivo a farti visita!
    eheh mi hai istruito su questo capo che io tanto adoro anche per stare a casa per essere sempre comode e sexy allo stesso tempo 🙂

    1. Autore
      del Post
      CoolFashionStyle - Rossella S.

      Il tuo commento mi va molto piacere, è proprio questa la risposta che volevo da chi mi legge! 😉

  2. francesca

    Vabbè che dire, su Audrey erano ancora più di effetto, comunque sia io li amo, li ho in tutte le salse e non potrei più farne a meno! Grazie per questo pezzo di storia della moda!!!! Brava! 😀

    1. Autore
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    1. Autore
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    1. Autore
      del Post
      CoolFashionStyle - Rossella S.

      Sii, ti ricordi? Io avevo quelli dell’adidas con le classiche 3 righe bianche ai lati! Li avevo anche io! 🙂
      Crepi!!

  3. simona

    Fantastici quelli di Pucci!
    Che poi il ritorno ciclico delle cose fa ridere… pantacollant, poi fouseax ed ora leggings. Al prossimo giro si diranno in spagnolo!
    😉

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