La bellezza dell’ intimo sostenibile

intimo sostenibile - Nette Rose
Tempo di lettura: 6 minuti

Sostenibilità non sempre è sinonimo di semplicità.
Ecco i brand di intimo sostenibile che puntano la loro attenzione non solo alla sostenibilità ma anche alla bellezza dei capi

Tra tutti i capi di abbigliamento l’intimo è quello che sta più a contatto con la nostra pelle. Quando decidiamo di acquistarlo dobbiamo fare maggiore attenzione in termini di “cosa indossiamo”. E non parlo soltanto del caso in cui la nostra pelle è facilmente irritabile e soggetta ad allergie.
Indossare intimo sostenibile non vuol dire fare bene solo alla nostra pelle, ma anche all’ambiente e al sistema produttivo ancora più in generale.

La parola sostenibilità spesso viene affiancata al minimalismo, puntando più sulla semplicità a discapito della bellezza dei capi. Per chi come me è attenta nello scegliere un’ intimo sfizioso e particolare, scovare lingerie sostenibile e bella diventa più difficile. Così ho pensato di proporvi una serie di brand di intimo che hanno fatto della sostenibilità uno dei loro valori cardini e non tralasciando la bellezza dei capi.

Quando parliamo di sostenibilità nell’abbigliamento si fa riferimento alla slow fashion. Moda lenta perché i capi sono realizzati in poche quantità, oppure in una filiera produttiva corta. 
Mani sapienti di artigiani realizzano pezzi unici e su misura, curando i particolari in maniera più minuziosa. Insieme all’utilizzo di materiali di maggiore qualità, questo fa sì che i capi sono destinati a durare nel tempo.

La sostenibilità strizza anche l’occhio all’ambiente. I tessuti sono realizzati e trattati con sostanze che hanno poco, o nessuno, impatto sull’ambiente e quindi meno inquinanti. Il che significa l’assenza dell’uso di sostanze chimiche dannose non solo per la pelle, ma anche per l’ambiente. 

Ma c’è un altro elemento su cui impatta la sostenibilità tessile ed è la manodopera e il rispetto delle condizioni lavorative dell’uomo. In particolar modo, rispetto dei diritti dei lavoratori in termini di stipendio, ore lavorate, ma anche delle loro condizioni di salute. 

 

Le certificazioni che garantiscono la sostenibilità tessile

Negli ultimi anni l’attenzione alla sostenibilità è cresciuta in ogni settore. Per il settore tessile intorno agli anni ’90 sono nate delle apposite certificazioni in modo da assicurarne una conformità a livello internazionale.

Gli ambiti di tutela sono svariati e vanno dall’ambiente, al diritto degli animali, ma anche sociali e del riciclo delle risorse. Quelle a cui dobbiamo fare attenzione quando ci approcciamo ai capi di intimo sostenibile sono due.

La Global Organic Textile Standard (GOTS) ha obiettivi biologici, ambientali e sociali. Viene assegnata ai capi  realizzati per almeno il 70% con le fibre naturali del cotone, lino, canapa, seta, lana e pelle. Queste devono essere coltivate in un regime di agricoltura biologica, con l’uso di prodotti chimici conformi a determinati standard. Oltre che prodotte da lavoratori con condizioni lavorative regolamentate.

 

logo gots

 

Lo Standard 100% OEKO-TEK® è una delle etichette della certificazione indipendente e volontaria OEKO-TEK®, che fornisce diversi standard per la tutela dell’ambiente. L’etichetta garantisce che i prodotti siano sicuri per la salute di chi indossa i capi, oltre che per l’ambiente. Infatti certifica l’assenza di sostanze chimiche potenzialmente pericolose, imponendo dei limiti severissimi.

 

logo oeko tex standard 100

 

I brand internazionali di intimo sostenibile

Spulciando tra siti di abbigliamento sostenibile e Instagram ho scovato questi brand che mi hanno colpito per la particolarità e bellezza delle loro collezioni. 

Underpotection è un brand Danese che dal 2010 produce lingerie, swimwear e loungewear sostenibile. I capi ottengono molte certificazioni sia per la sostenibilità sociale e ambientale che per il perfetto utilizzo di materiali naturali e sintetici riciclati. La scelta di intimo è davvero vasta, curati nei minimi dettagli, dai colori pastello. Interessante anche diversi maternity bra.

Underprotection - Freya bra

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Nel Regno Unito ogni due anni Dora Larsen produce piccole collezioni di intimo in cotone organico, tulle e pizzo riciclato. La sua lingerie sostenibile è un mix and match di colori. Le forme sono ricercate e, in un ottica di inclusione, pensate per essere indossata da diverse fisicità.

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Nette Rose Abi Midline Bralette

La vivacità e la bellezza del Sudafrica Meg lo trasmette in Nette Rose, brand chiamato così in onore alle sue nonne. A Cape Town i capi sono realizzati in modo etico e sostenibile. I filati sono prodotti in una piccola azienda locale, anch’essa ecosostenibile.

La lingerie è romantica, fiorata, colorata, dall’animo gentile e avventuriero allo stesso tempo.  

 

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Anekdot - Philodea Black

In Anekdot la sostenibilità punta l’attenzione all’upcycling, ovvero al riutilizzo dei materiali di scarto dell’industria della moda. In Germania, la loro idea è quella di realizzare capi in ottica zero waste, senza costi per l’ambiente.

Le loro collezioni sono lineari, pensate per una vestibilità al massimo confort, non tralasciando la bellezza del pizzo e dei ricami.

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3 brand di intimo sostenibile Made in Italy

In una selezione di brand di certo non potevo non tralasciare quelli Made in Italy. A malincuore devo dire che ne ho trovati davvero pochi rispetto ad una selezione più internazionale. Però non per questo son meno degni di nota.

 

Nel piccolo atelier di Bologna Voilà le Vélo nasce dalle mani di Valeria Dellamotta. La lingerie sostenibile qui è realizzata a mano secondo un un approccio etico e non consumistico.
Le collezioni hanno un gusto retrò e ricercato nello stesso tempo, con possibilità anche di essere personalizzati. 

 

intimo sostenibile Voilà le Vélo - Black Silk Chiffon with Golden confetti lingerie bra

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Intimo sostenibile LuMila - Diana

Più romantico e sofisticato è l’intimo sostenibile di LuMila. A Savona la filosofia predominante è quella dello slow fashion. I capi sartoriali sono realizzati a mano con minuziosa attenzione ai dettagli, pensati per durare nel tempo.

La lingerie unisce pizzo e ricami a seta e tulle, per un tripudio di comfort e femminilità. 

 

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Piccole quantità per rendere unico ogni capo è lo spirito di Abricot Atelier. Il giovanissimo brand di abbigliamento sostenibile è nato nel 2018 dall’idea e dalle mani di Giulia Callegaro.

Sarta, modellista e designer, nel suo atelier in provincia di Padova, insieme a capi di abbigliamento, crea lingerie sostenibile realizzata con tessuti di scarto o vintage. La linea è delicata, romantica e per nulla banale. 

Abricot Atelier - slip Girasole

Sono amante dell’intimo ricercato e di solito non indosso nulla che non contenga del pizzo. Ognuno di questi brand mi ha colpito non solo per il loro lato sostenibile ma anche per la bellezza dei loro capi, un intimo che sicuramente mi viene voglia di indossare. 
 

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